Ebola: ulteriore criticità per l'Uganda

Aggiornamento 11 gennaio 2023

L'11 gennaio 2023, lo stato ugandese ha dichiarato concluso l'outbreak di Ebola tipo Sudan (dopo 42 giorni senza nuovi casi). In totale, sono stati riportati 142 casi confermati di malattia da ceppo Sudan (Sudan virus disease, SVD) dei quali 55 sono deceduti (tasso di letalità 39%), e 87 guariti.

Inoltre, sono stati riportati 22 decessi tra casi probabili (pazienti deceduti prima della possibilità di effettuare esami diagnostici (letalità complessiva 47%). Almeno 19 casi (e 7 decessi) si sono verificati tra personale sanitario. Oltre 4000 contatti sono stati seguiti per 21 giorni. Nel complesso, sono stati coinvolti 9 distretti ugandesi: Bunyangabu, Jinja, Kagadi, Kampala, Kassanda, Kyegegwa, Masaka, Mubende, and Wakiso.

IDEA odv ha ripreso i viaggi da parte di personale volontario dal mese di marzo 2023.

Fonte: ECDC

Aggiornamento 2 novembre 2022

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), al 2 novembre 2022, ci sono stati 131 casi confermati di malattia da virus Ebola (EVD), inclusi 48 decessi (tasso di mortalità: 37%). Tra questi, almeno 18 operatori sanitari sono stati contagiati, di cui sei sono morti. Ci sono anche 21 casi probabili che sono morti prima che i campioni fossero ottenuti per la conferma. 54 casi sono guariti.

Attualmente ci sono sette distretti ugandesi colpiti da questo focolaio: Bunyangabu, Kagadi, Kampala, Kassanda, Kyegegwa, Mubende e Wakiso. Bunyangabu e Kagadi non hanno segnalato alcun caso dal 20 settembre 2022. Sebbene i dati siano incompleti, la maggior parte dei nuovi casi sembra essere epidemiologicamente collegata a casi noti.

Background

Il 20 settembre 2022, il Ministro della Salute ugandese, congiuntamente all’Organizzazione Mondiale della Sanità – ufficio Regionale per l’Africa (WHO AFRO), ha confermato un outbreak di Ebola Virus Disease (EVD) causato dal ceppo Sudan nel distretto di Mubende, a seguito della conferma di un caso – un uomo di 24 anni, con sintomi di febbre elevata, diarrea, dolore addominale, vomito caffeano, deceduto dopo l’effettuazione dei test.

Dal 15 di ottobre, il presidente ugandese ha definito un lockdown nei distretti di Mubende e Kassanda, finalizzato a contenere la diffusione dei casi. Dal 28 ottobre, sono state introdotte misure di contenimento dei viaggi per i contatti di casi confermati durante un periodo di follow-up di 21 giorni. E’ attiva una sorveglianza su base comunitaria e una ricerca dei casi potenzialmente positivi nei distretti interessati, con laboratori on-site e ospedali dedicati, con il coinvolgimento di Africa Centres for Disease Control and Prevention (Africa CDC), WHO, Global outbreak alert and response network (GOARN), e NGO internazionali (Medici Senza Frontiere).

In precedenza, l'EVD in Uganda era stato segnalato nel 2019 a causa dell'ebolavirus dello Zaire, importato dalla Repubblica Democratica del Congo. Focolai di EVD causati dall'ebolavirus sudanese si sono verificati in precedenza in Uganda (quattro focolai) e Sudan (tre focolai). L'ultimo focolaio di EVD dovuto al virus dell'ebola sudanese in Uganda è stato segnalato nel 2012.

Vaccini

I vaccini attualmente disponibili proteggono dall'EVD causato dell'ebolavirus dello Zaire. Non ci sono vaccini autorizzati contro l'EVD sudanese e non ci sono dati disponibili sul livello di protezione crociata.Valutazione dell'centro di Controllo per le malattie Europeo (ECDC) - Rischio per i cittadini dell'UE/SEE che vivono o viaggiano nelle aree colpite in Uganda Nonostante l'aumento del numero di casi e le trasmissioni segnalate nella capitale, Kampala, densamente popolata, l'attuale probabilità che i cittadini dell'UE/SEE che vivono o si rechino in aree dell'Uganda colpite da EVD siano esposti al virus è molto bassa, a condizione che aderiscano alle misure precauzionali raccomandate.

La trasmissione richiede il contatto diretto con sangue, secrezioni, organi o altri fluidi corporei di persone o animali infetti morti o vivi; tutte esposizioni improbabili per i turisti o gli espatriati in generale dell'UE/SEE in Uganda. Considerando che l'infezione da Sudan ebolavirus porta a una malattia grave ma che la probabilità di esposizione dei viaggiatori è molto bassa, l'impatto per i viaggiatori che vivono e viaggiano in Uganda è attualmente considerato basso.

La nostra posizione

In considerazione dell’elevata mortalità; delle condizioni logistiche e sanitarie del Paese; della mission della nostra organizzazione, che opera in strutture sanitarie (benchè attualmente geograficamente distanti dai distretti coinvolti) ma che esula dal supporto in situazioni di emergenza; dalla priorità di garantire sicurezza ai nostri volontari e continuità ai nostri progetti; in accordo con i referenti dei nostri progetti, IDEA ha prudenzialmente definito di procrastinare per il momento le ulteriori partenze di medici volontari.

Fonti

ECDC

WHO

CDC

cartina

Distribuzione geografica dei distretti coinvolti. Fonte: ECDC (accessed online November 6th 2022)

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